La redazione de Il Pallone Gonfiato ha intervistato in esclusiva Fulvio Collovati, ex calciatore di Milan, Inter, Udinese, Roma e Genoa e campione del Mondo con l’Italia nell 1982. Commentatore ed opinionista, ha voluto analizzare il momento della Nazionale in vista delle fasi finali della Nations League.

Salve Fulvio, partiamo dalla Nazionale: che sensazioni ha per la gara di domani con la Spagna? Quali sono i pericoli di questa partita?

La Spagna è forse la squadra che ci ha messo più in difficoltà a Euro2020, ma noi siamo i campioni d'Europa, non dimentichiamocelo. Fisicamente siamo messi meglio di loro, hanno anche delle punte infortunate e noi abbiamo la possibilità di giocare in casa e con entusiasmo. La Spagna farà la stessa partita che ha fatto in semifinale qualche mese fa: squadra molto tecnica, di qualità, che punta sul possesso, però hanno anche qualche fragilità soprattutto in fase offensiva. In difesa, poi, non c'è più Sergio Ramos: sta affrontando un ricambio generazionale, per cui siamo favoriti. 

L'Italia ha le potenzialità per vincere la Nations League?

Adesso sono le altre a dover temere noi. Noi non dobbiamo avere paura di nessuno, neppure della Francia: non è arrivata neanche tra le prime quattro ad Euro2020, nonostante abbia molto talento. Non dobbiamo temere neanche il Belgio: è vero, hanno Lukaku e De Bruyne, ma quando arrivano i grandi appuntamenti fanno fatica. Insomma, siamo favoriti e abbiamo il vantaggio di giocare in casa: possiamo farcela.

Da ex difensore, cosa pensa di Chiellini e Bonucci? Crede che potranno trascinare ancora l'Italia ai Mondiali in Qatar?

Arriveranno entrambi in Qatar, assolutamente sì. È vero che sono avanti con l'età, ma in passato ci sono stati difensori che hanno giocato fino a 40 anni come Maldini, Costacurta o Vierchowod. Manca ancora un anno e mezzo al Mondiale, ma in attesa del ricambio generazionale Mancini fa bene ad affidarsi a questa ottima coppia di centrali: del resto hanno fatto molto bene ancora tre mesi fa all'Europeo, quindi hanno dimostrato di essere forti e affidabili.

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Sempre in difesa, c'è Bastoni che è certamente il futuro di questa Nazionale. Vede altri prospetti interessanti?

Una volta eravamo la patria dei difensori, oggi c'è un po' di carenza: abbiamo tanti stranieri in Serie A, basti pensare ai difensori di Milan, Inter e Napoli che sono quasi tutti provenienti da altri paesi. Però, oltre Bastoni, qualche altro buon difensore di livello c'è. Vedremo cosa offrirà il campionato.

In ogni caso, questa Italia non ha un vero e proprio grande top player: è forse Mancini?

È evidente che la vittoria di Euro2020 sia soprattutto sua. Il merito è di tutti, ma lui ha creato uno spirito di gruppo e un'unione meravigliosa. Hanno fatto gol Chiesa, Insigne, Immobile ma anche Pessina e Locatelli La vittoria è davvero merito suo.

Passiamo alla Serie A: chi secondo lei è favorita per lo scudetto?

Difficile dirlo dopo sette giornate. C'è il Napoli che è a punteggio pieno e va tenuta in considerazione. Erano anni che non era tra le favorite. Secondo me sarà una dura lotta tra la squadra di Spalletti e le milanesi.

La Juventus quindi è già fuori dai giochi?

Penso sia in un anno di transizione. Ha dieci punti di distacco dal Napoli ed ha otto-nove squadre davanti: non è così semplice rimontare e la squadra non ha la struttura per vincere quindici partite di fila. Lotterà per i posti Champions, ma lo scudetto è abbastanza irraggiungibile.

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