Il tecnico della Lazio Maurizio Sarri secondo quanto riportato da La Repubblica, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

 "Mourinho ha detto che noi dobbiamo essere considerati per lo scudetto? Noi non abbiamo speso, ma abbiamo investito su giovani calciatori. Stimo Mourinho e per questo dico che il suo secondo posto con la Roma sarebbe una delusione  quest'anno. Ringrazio i tifosi per la fiducia, la prima giornata è sempre difficile. Abbiamo molto potenziale, ma dobbiamo diventare una squadra vera. Non siamo al top, ma spero di vedere una Lazio pronta".

Il tecnico biancoceleste ha poi ammesso di non sentire pressione dopo che Lotito lo ha accontentato sul mercato: 

"No, perché ho fatto richieste in base alle esigenze della società che si è mossa in maniera intelligente. Abbiamo fatto qualcosa di logico, che rientra nelle dimensioni della nostra società. Non possiamo comprare giocatori top in giro per l'Europa, dobbiamo trovare percorsi alternativi. Poi sarà il campo a dire se lo abbiamo fatto bene, ma mi piace che la società ha preso una strada logica per garantire un futuro tecnico alla squadra e una solidità alla società".

Sarri ha commentato anche la vicenda Luis Alberto

"È stato male per davvero, c'è un referto medico. Quando tornò qui fece i primi allenamenti con dei giramenti di testa, ha avuto una situazione abbastanza travagliata. Sul mercato? Lo disse lui quelle che erano le sue aspettative, di un ritorno in Spagna e quindi penso che sia stato per una parte di raduno condizionato. La Lazio si era messa a disposizione. Negli ultimi tre o quattro giorni però, da quando si sente meglio fisicamente, l'ho sentito molto partecipe".

 E su Milinkovic:

 "Mi fa stare tranquillo più o meno. Uno con la sua struttura fisica è normale che ci metta più tempo a entrare in condizione. Per le prime partite saremo noi ad aiutare lui, poi sarà il contrario".

Infine la polemica per il calendario: 

"La stagione è più folle del previsto, già pensare di giocare domani alle 18.30. Dopo il lockdown a giugno le partite erano alle 20,45... domani alle 18.30, è già un'incongruenza. In Italia si sta facendo di tutto per non vendere il nostro prodotto".

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